Quando iniziò una dieta mi sento una sfigata perdente, l’umiliazione di andare a cercare l’ultimo estrattore in un negozio che ne aveva a bizzeffe e li ha finiti, gliene è rimasto uno sullo scaffale così in alto che il ragazzo mette la scala doppia. E io che esco dal negozio come quella negata per sentirsi in forma e alimentarsi bene, quella che deve spremersi il sedano anche a Natale e che o frontale o di profilo non cambia. Quella che ha le tre borse una in spalla e due sotto gli occhi. E poi tradisce la dieta perché non è giusto buttare tutto ai gatti. E la cioccolata …. la condivisione dei pasti e delle pizze. Perché amore è mettersi a tavola insieme e tutti con la stessa pietanza. Poi quatto meravigliosi giorni fa mi sono ingranata verso una resa, la soluzione che arriva Gioacchina e trullarella. Non ho un motivatore se non me stessa, e questa motivatrice interiori spesso si arrende per poi espandersi e dilatarsi. E le sono grata come se avessi una sorella gemella che riappare posa i bagagli e mi dice che ha fatto un lungo viaggio ma non ne poteva più di vedermi li come una salamella a subire la vita. C’è di più oltre l’arcobaleno c’è un mondo migliore da qualche parte ma lo devo portare prima dentro di me e poi andarlo a cercare pezzo per pezzo. Perché in nessun posto puoi essere felice se non prima dentro il tuo corpo. E anche se il traguardo di quatto giorni lisci e puliti di dieta fa un po’ ridere me li sento come se avessi vinto la maratona di Ny. Voglio arrivare a 150 voglio diventare vegetariana voglio evitare di mangiare cadaveri o parte di essi, che cosa raccapricciante. Vorrei estendere la dieta all’ esile re che mi sovrasta con la sua forza. Oggi ha visto un mostro e lo ha affrontato, come affronta tutti i giorni mostri continui e onnipresenti. Carcasse umane che si aggirano divorando corpi inermi. Voglio restituire al mio corpo il peso dei vent’anni perché merita una svegliata. Un accordo e voglio continuare a sentirmi bella e felice come adesso che scalo le montagne dei desideri che non convergono più sul cibo.

Parole che potrei aver scritto io. Mai stato muscoloso, per carità, ma ora sembro bollito. Il mio profilo – benché io non sia tecnicamente grasso – mi fa comunque ribrezzo perché io non sono mai stato così.
Vorrei piacermi di più.
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Corri Kikko corri ….. io mi vergogno di correre nella stradina vicino casa perché dalla stazione ci potrebbe essere qualcuno che mi canzona, ma sfringuello raccogliendo mandarini 🍊arance e limoni 🍋 in giardino yeah 🙌
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Io amerei avere un giardino.
Ce l’avevo, ora non più.
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😢😩🥺 tu hai i parchi cittadini ben tenuti io se esco dal giardino affondo nella monnezza se camminiamo per un tratto a piedi io e mio figlio zigzaghiamo andare dritto è un problema 😢
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🙂
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Abbiamo un parco pubblico ebbene con laghetto per anatre 🦆 l’acqua è così putrida che la tagli con il coltello le giostre sono a pezzi e fu inaugurato una manciata di anni fa al modico prezzo di un milioncino , mi astengo dalle foto
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