Epifania

Una delle festività più belle che ho celebrato da bambina è l’ Epifania di cui gustavo il carattere celebrativo, sembrava che noi bambini diventavamo importanti per un giorno.

Sembrava che una vecchina ci volesse bene, e si ricordasse di noi.

Avevo la certezza che la vita fosse Bella.

Curavo con dedizione tutti i giocattoli che mi venivano regalati di notte, e mangiavo anche le caramelle che non mi piacevano.

 

La Befana oggi per noi ha avuto il sapore della città eterna, non Roma ma antica uguale, lo zoo e il parco giochi, una modalità ansiosa che ho dovuto mettere in La con un  jingle che avevo in testa, vi incollerei anche il video che canticchiavo, e little baby in modalità snake che me lo cantilenava.

Non riesco ad afferrare i sogni da bambina ma non mi scoraggio di riprenderli.

Ho sette anni  quasi da compiere e niente mi spaventa perché ho un amico, gente che mi vuole bene, bambini che mi allagano il cuore, e sento che la Befana torna come quella parente lontana che si vedeva nelle feste e portava anche un uovo di cioccolato in carta stagnola fucsia, col fiocco.

A ricordarmelo il nome,  era così dolce

• Volete salire su così vi ringrazia anche mamma, l altra volta c’è rimasta male di non avervi salutata.
• No no, ciao, bacio auguri

 

E andava via, dolcissima come la Befana, ma bella imbiancata di dolcezza.

Vorrei diventare dolce così, che il mondo  vada dove gli pare, io voglio il dono della delicatezza elegante e soave che solo il buon cuore sa dare.